Attività


  • Il progetto Frida prevede attività e lavori esperienziali come lo psicodramma moreniano, il lavoro psicoterapeutico con il corpo, la raccolta del genogramma e la successiva drammatizzazione, il gruppo terapeutico verbale.

    Insieme a questi stimoli vengono proposti interventi di matrice psicoeducativa, non meno importanti, quali la prevenzione della ricadute, e le skills training.
  • "Se con un tacco ti vedi più alta, con l’amore per te stessa ti vedrai immensa."

    Frida Khalo


Gruppi strutturati


  • Lo strumento principale del progetto è il gruppo terapeutico che diventa un laboratorio in cui sperimentare nuovi comportamenti relazionali. Le pazienti partecipano a gruppi terapeutici esperienziali e colloqui di mentalizzazione dove significano e metabolizzano, con il sostegno del terapeuta, ciò che hanno sperimentato nel gruppo.

    L'attività clinica di gruppo è l'attività terapeutica principale. Nel qui dell'incontro terapeutico e nell'ora del tempo vissuto insieme c'è la possibilità di riprendere consapevolezza delle proprie modalità relazionali, ritornando nel presente sulla stessa empasse del passato. Le pazienti sperimentano la possibilità di stare nel “qui e ora così come si è”, non solo attraverso le parole ma attraverso una visione olistica della persona con l'obiettivo di integrare i diversi livelli dell'esperienza umana (cognitiva, corporea, immaginativa, sensoria ed emotiva).
  • L'individuo è sempre figura, il gruppo riveste il ruolo di cassa di risonanza delle problematiche individuali e contenitore di ansie e angosce.

    Il gruppo costituisce un insostituibile fonte di sostegno ambientale e riveste nel contempo una funzione co-terapeutica insostituibile.


Principali attività terapeutiche


  • Gruppo genogramma
    Nel gruppo si approfondiscono l’analisi dei legami famigliari, gli eventi più significativi della propria storia, e le connessioni e disconnessioni tra le generazioni.

    Gruppo di drammatizzazione
    Nel gruppo si attua la messa in scena, attraverso le tecniche dello psicodramma, dei propri vissuti problematici, per giungere alla rielaborazione e, nel caso di conflitti, alla possibile risoluzione attraverso l’esperienza di rivedersi e riviversi.

    Gruppo psicoterapeutico corporeo
    In questo gruppo si aiutano le pazienti ad aumentare la propria consapevolezza corporea, a rielaborare i propri processi interni ed emotivi, e i confini tra sé e l’altro.

    Gruppo terapeutico verbale
    Nel gruppo si ha la condivisione reciproca di vissuti e stati emotivi, anche traumatici, e la loro rielaborazione.

  • Gruppo di prevenzione della ricaduta
    Il gruppo ha lo scopo di favorire il riconoscimento delle situazioni a rischio, dei propri trigger, e di aiutare a sviluppare strategie individuali efficaci per far fronte alle situazioni problematiche che potrebbero innescare il processo della ricaduta.

    Colloqui di mentalizzazione
    I colloqui di mentalizzazione con cadenza settimanale con il proprio psicoterapeuta aiutano la paziente a rielaborare quanto emerso nelle attività di gruppo.

    Terapia farmacologica
    Incontri settimanali con lo specialista psichiatra che monitora la terapia farmacologica.




Principali attività educative


  • Il percorso sessualità prevede incontri formativi e informativi ma anche incontri di condivisione di vissuti ed esperienze

    La Mindfulness dove imparare e sperimentare contatto con sé stesse

    Il Gruppo musica permette la condivisione emotiva attraverso musica e canzoni

    Il Gruppo skill training come strumento di apprendimento e esercitazione delle proprie abilità

    Judo e difesa personale, un ambiente protetto dove vivere il proprio corpo in relazione con gli altri e sperimentarne confini, limiti e risorse, imparare a usare la propria forza e quella dell'altro, l'autodisciplina.



Attività complementari


  • A queste attività vengono affiancati servizi specifici e pensate appositamente per le esigenze di pazienti donne:

    • Meet di aggiornamento con i servizi invianti (ove previsto nel progetto)
    • Consulenze individuali per i disturbi alimentari -> il programma prevede un protocollo alimentare che faccia fronte ai meccanismi compensatori legati al cibo, che spesso le donne mettono in atto durante l’astensione dalle sostanze, e che permetta di identificare eventuali Disturbi del Comportamento Alimentare per un invio maggiormente specialistico.
    • Visite psichiatriche settimanali per il monitoraggio della terapia psicofarmacologica e consulenza.